L’acquisto all’incanto di immobili pignorati, oggetto di esecuzioni immobiliari individuali, o di immobili venduti nell’ambito di procedure fallimentari, ha ricevuto nuovo impulso dalla recente attuazione dei Protocolli Abi, che permettono agli aggiudicatari di accedere all’erogazione di un mutuo finalizzato a finanziare il saldo del prezzo di aggiudicazione. Nella contrattazione privata, com’è noto, l’acquirente ottiene il sostegno finanziario della banca in quanto, immediatamente dopo la stipula dell’atto di vendita, viene concluso anche il contratto di mutuo, nel quale lo stesso, appena divenuto proprietario del bene, concede ipoteca a garanzia del rimborso del finanziamento. I mutui nelle procedure esecutive
Chi invece intende acquistare un immobile all’asta si scontra con la difficoltà di reperire la liquidità in un momento anteriore all’acquisto del bene, poiché la procedura prevede che il decreto di trasferimento, che trasmette la proprietà all’aggiudicatario, venga emesso solo dopo il saldo del prezzo. La convenzione, attiva presso il Tribunale di Torino e numerosi altri fori, prevede che la banca eroghi il mutuo dopo l’aggiudicazione, a fronte della concessione di ipoteca, ai sensi dell’articolo 2822 c.c., su un bene ancora in proprietà del debitore, con la garanzia che l’ipoteca sarà iscritta non appena, emesso il decreto di trasferimento, l’aggiudicatario ne avrà acquistato la proprietà. L’intervento del notaio garantisce che, in conformità a quanto previsto dall’art. 585 c.p.c., l’iscrizione dell’ipoteca avvenga immediatamente dopo la trascrizione del decreto; i protocolli ABI prevedono infatti che il notaio venga incaricato dal giudice (c. d. subdelega) a svolgere tutte le formalità, successive all’emissione del decreto, consistenti nella registrazione (con liquidazione e corresponsione delle relative imposte), trascrizione e comunicazione all’autorità di Pubblica Sicurezza.
[box title=”Il ruolo del notaio” style=”glass” radius=”6″]In questa fase il notaio offre, senza costi aggiuntivi, consulenza sul trattamento fiscale più favorevole, eventualmente valutando le possibili configurazioni del patrimonio familiare, anche ai fini successori. Il medesimo notaio cura infine la cancellazione delle formalità pregiudizievoli, al fine di liberare l’immobile da ogni gravame ipotecario. Per maggiori approfondimenti, si rinvia alla relazione tenuta per l’introduzione dei protocolli ABI presso il Tribunale di Torino.[/box]